quell’insensata voglia di equilibrio

Ci siamo!
Il sole è tornato.
Le spiaggie iniziano ad affollarsi.
La scuola è finita…
E’ arrivata. L’estate è già qui.

Svariati mojito homemade, due mezze giornate di mare, una leggerissima abbronzatura sulla pelle, concerti e belle manifestazioni in arrivo…
Fosse che non dovessi arrancare per conciliare orari e impegni  per arrivare in maniera dignitosa a fine stagione, potrei dire di essere felice.
Fosse che tutto questo cercare di arrangiarmi non mi creasse un mare di grovigli in testa, potrei dire che finalmente è arrivata la mia amata stagione.
… ma forse l’estate come il giorno del proprio compleanno, come il natale… : una volta diventati “grandi” perde il suo vecchio lieve, magico sapore.

Chi galleggia gode

Periodo di giornate calde, con la gente che si sbraca al sole e la benedetta prova costume che si fa minacciosamente sempre più vicina.
Un’aria e un sole caldi da non crederci  intervallati da cieli grigi, piogge cariche di polvere color arancio e quel sole che infame si fa vedere forte e  prepotente a fine giornata, disegnando nel cielo i suoi colori più belli.
Il lavoro, l’unica preoccupazione. Come non ci fosse altro nella vita.
I vecchi ritmi che ritornano come fantasmi dal passato con le loro solitudini, le  feste non festeggiate, le domeniche non godute, le incertezze sicure e le attese.
Galleggio.
Certo, sarebbe molto più bello nuotare.

Di libri, giornate piovose e crostate

Piove, piove e poi ripiove. Insomma si sta rintanati in casa.
Mi giunge voce che qua, il mare s’è mangiato interi pezzi di spiaggia e che varie auto sono rimaste bloccate nei sottopassaggi pieni di acqua.
Mentre tutto si allaga io combatto il freddo sotto il piumone, libro alla mano.
Ieri ho finito di leggere “L’ombra del vento”. Ho pianto come generalmente faccio coi libri che mi stregano e mi strappano dalla realtà. Risultato? Oggi nulla regge il confronto.
Ho iniziato a leggere un libro che stazionava da troppo tempo su uno scaffale: “Le valchirie” di Coelho e… come dire…?  E’ noiosissimo e io mi sento una traditrice!
Che io adoro Coelho. Ho letto diversi suoi libri ,”L’Alchimista”  anche più di una volta e penso che sia una delle mie più belle letture di sempre. Il suddetto libro tra l’altro, lo conservo come una reliquia, insieme alle sue pagine sottolineate e a quella dedica sul frontespizio che parla di Noi.
…ma le valchirie no, non mi appassionano per niente.
Così annoiata dalla lettura che potevo fare se non accendere l’elettrodomestico che amo?
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